Parlare di psicoterapia risulta ancora essere talvolta scomodo nel nostro attuale contesto socioculturale. Uno dei pregiudizi comuni è ancora quello che ci dice che se andiamo dallo psicologo allora siamo “pazzi” (che poi, “pazzo” esattamente cosa significa?”). Capita anche di credere di “dovercela fare da soli” e che, in qualche misura, rivolgersi ad un professionista della salute mentale sia di per sé un fallimento.

Ma forse è necessario prima chiarire che cosa può fare la psicoterapia per noi. La psicoterapia si occupa sicuramente di manifestazioni che possono essere patologiche, quali per esempio ansia, depressione, disturbi dell’umore, insonnia, disturbi alimentari. Ma si occupa anche di tematiche esistenziali che possono metterci in difficoltà in un dato momento della nostra vita come problemi relazionali, di coppia, lavorativi, lutti, ecc..

Immaginiamoci nella nostra esistenza come all’interno di un movimento, alimentato dalle progettualità che ci proiettano verso un qualcosa che desideriamo raggiungere. Questo movimento può rallentare o arrestarsi davanti ad eventi di vita che ci mettono in difficoltà. La psicoterapia ha l’obiettivo di ripercuotersi nell’esistenza del paziente per orientarla verso una forma migliore. Parte dall’esperienza e ricade sull’esperienza del paziente. La psicoterapia ci serve a capire dove possiamo andare, ci dà progettualità future e ci aiuta a trovare nuovi orizzonti di senso che fanno emergere nuove possibili e appetibili modi di esistere e di stare nel mondo, con se stessi e con gli altri.

In una società che corre, la mente ha bisogno di respiro. In una società che bombarda di stimoli, abbiamo bisogno di rallentare e soffermarci su noi stessi. Chiedere aiuto è un concetto, un’idea che ancora fa paura. Al contrario, volersi guardare e comprendere richiede coraggio e impegno. La psicoterapia ci aiuta a riposizionarci rispetto a ciò che fa arrestare il movimento dell’esistenza e a risignificare eventi di vita, dandoci maggiore consapevolezza di noi stessi. Certamente è un’attività responsabilizzante, che richiede fatica ma che ci permette di lavorare sulla nostra autostima, sul nostro modo di emozionarci, potenziando il bene delle nostre qualità, dando nuove letture meno rigide ad alcuni momenti di vita significativi per noi.

La psicoterapia ci dà la possibilità di poter cambiare le cose attivamente, facendo emergere bisogni e desideri e progetti, in uno spazio di accoglienza protetto, non giudicante. Lo psicoterapeuta non è formato per dare consigli ai suoi pazienti, ma per comprendere il paziente e per far emergere i suoi significati, unici e propri della sua esperienza, secondo il proprio approccio ed orientamento.

Articolo a cura della dott.ssa Nicoletta Sottile

La dott.ssa Nicoletta Sottile, Psicologa-Psicoterapeuta, si occupa di Psicoterapia ad indirizzo Cognitivo Neuropsicologico, seguendo un approccio ermeneutico fenomenologico.