Binge eating disorder disturbo alimentare

Disturbo alimentare da Binge Eating: cos’è e come curarlo

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Binge eating disorder disturbo alimentare

Disturbo alimentare da Binge Eating: cos’è e come curarlo

Il Binge Eating (BED) è un disturbo alimentare che viene molto spesso confuso con la Bulimia perché entrambi sono caratterizzati da un comportamento teso ad assumere ingenti quantità di cibo in maniera incontrollata. In realtà si tratta di un fenomeno con cause e implicazioni diverse, in quanto chi ne soffre non mette in atto condotte di compensazione per mantenere sotto controllo il peso. Tra i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) è il più frequente nel sesso maschile, mentre Anoressia e Bulimia sono maggiormente diffusi nelle gioviani donne.

Vediamo dunque cos’è il Binge Eating, come si manifesta e come curarlo

 

Cosa si intende per Binge Eating Disorder? 

Il Binge Eating Disorder o Disturbo da Alimentazione Incontrollata si contraddistingue per il susseguirsi di episodi di abbuffate causati dalla perdita di controllo sul proprio comportamento. I pazienti che soffrono di questo disturbo alimentare avvertono il bisogno di ingurgitare ingenti quantità di cibo in poco tempo e voracemente, il più delle volte senza avvertire alcun senso di fame, fino ad un doloroso e spiacevole senso di sazietà. Il momento dell’abbuffata è quasi sempre premeditato, preceduto dall’acquisto di un particolare tipo di cibo. Solitamente, inoltre, le abbuffate avvengono quando si è da soli, perché si prova imbarazzo, vergogna o rabbia per il proprio comportamento. Ogni episodio è seguito da un profondo senso di colpa e di autosvalutazione.

Sintomi del Binge Eating: come si manifesta il disturbo? 

È determinante che lo specialista ponga una corretta diagnosi differenziale con altri disturbi alimentari, quali la Bulimia Nervosa e l’Anoressia. In primo luogo la differenza sta nel fatto che nel Binge Eating Disorder le abbuffate non sono seguite da comportamenti volti a compensare l’eccesso di cibo, come ad esempio il digiuno, l’uso di lassativi, il vomito indotto o l’esercizio fisico ossessivo. 

Un’altra caratteristica di questo disturbo è che gli episodi di assunzione incontrollata di cibo si configurano come episodi isolati, verificandosi mediamente una o due volte a settimana per periodi di almeno 6 mesi, e non come un eccesso di cibo costante.  Ciascun episodio, inoltre, è causa di sofferenza per il paziente, determina l’insorgenza di vissuti depressivi e di perdita di autostima legati anche alla preoccupazione per il proprio aspetto fisico

Cause del Binge Eating: da cosa dipendono le abbuffate?

Come accade per altri disturbi del comportamento alimentare, le cause del Binge Eating sono di natura multifattoriale, essendo legate sia a fattori biologici che a situazioni familiari, sociali, lavorative di natura negativa. La singola abbuffata è poi facilitata da fattori neuroendocrini legati alla disregolazione dell’assetto glicemico. La componente psicologica ha ovviamente un ruolo decisivo, gli episodi rappresentano una alterata modalità di gestione delle emozioni di cui il paziente può essere consapevole o meno, rappresentano quindi una fuga, una difesa disadattiva, rispetto a complessità e vissuti emotivi che il paziente vive come ingestibili. Questi pazienti presentano una alterata capacità di gestione degli impulsi che a volte sfocia anche in altri comportamenti disfunzionali quali l’abuso di alcool o il gioco d’azzardo.

Il disturbo è nettamente più diffuso nei pazienti che hanno un parente di primo grado affetto dalla stessa patologia con una prevalenza stimata intorno al 50 – 60%. Nella diagnosi e nel trattamento del Disturbo da Alimentazione Incontrollata è importante tener conto dell’aspetto emotivo ed emozionale che accompagna gli episodi di abbuffate. Solitamente infatti l’idea di mangiare in grande quantità genera un iniziale senso di eccitazione e di apparente felicità seguito, tuttavia, da sentimenti contrastanti di vergogna, rabbia, disgusto e senso di colpa verso sé stessi e il proprio comportamento. Gli studi clinici dimostrano che esiste una elevata comorbilità tra BED e Depressione.

Conseguenze del Binge Eating e rischi per il paziente

Il susseguirsi di abbuffate incontrollate è chiaramente rischioso anche per la salute del paziente, oltre che per il suo benessere mentale. In particolare, l’obesità è uno dei principali rischi del Binge Eating Disorder, comportando a catena altri disturbi quali diabete, ipertensione, problemi cardiovascolari e respiratori e di conseguenza una maggiore predisposizione alla mortalità. Da un punto di vista psicologico, le conseguenze del Binge Eating possono tradursi in un peggioramento della qualità della vita sociale e relazionale di questi pazienti che vivono costanti vissuti di disistima, colpa e vergogna.

In alcuni casi il disturbo da alimentazione incontrollata è associato a Disturbi della Personalità come disturbo borderline, disturbo narcisistico o disturbo istrionico di personalità

Come guarire dal disturbo da alimentazione incontrollata? Cura e trattamento

I Disturbi del Comportamento Alimentare come il Binge Eating possono essere efficacemente curati e trattati con l’aiuto di una figura specializzata in psichiatria e psicoterapia. Il primo passo è quello di prendere atto della necessità di un supporto qualificato e avere una ferma volontà di guarire. Un comune trattamento dimagrante non può risultare efficace nel lungo termine, inducendo il paziente a ricadere nel circolo vizioso delle abbuffate. Al contrario, a seguito di un’adeguata diagnosi del Disturbo da Alimentazione Incontrollata, lo specialista può suggerire una terapia cognitivo-comportamentale o un percorso di psicoterapia psicodinamica, che solitamente risultano efficaci nel lungo periodo. 

In alcuni casi, lo psichiatra può suggerire l’integrazione della psicoterapia con una terapia farmacologica che preveda la somministrazione di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina. In particolare risulta efficace l’utilizzo di Fluoxetina a pieno dosaggio.

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Pischiatra Milano Cristina Selvi