L'ipocondria cos'è ome curarla

Cosa è l’Ipocondria?

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L'ipocondria cos'è ome curarla

Ipocondria significa fobia delle malattie ed è una condizione conosciuta dai tempi antichi.
Il termine IPOCONDRIA risale, infatti, a Ippocrate il quale parlava di Male degli Ipocondri per descrivere la condizione di pazienti che lamentavano dolori addominali, problemi digestivi, ansia, timore della morte e sentimenti di tristezza.
In Italia si stima che quasi 4 milioni di persone, circa il 6 -7% della popolazione ne siano affette, si tratta solitamente di soggetti adulti con una distribuzione simile tra maschi e femmine.

Sono ipocondriaco?

Il paziente ipocondriaco può sperimentare la sua paura con sfumature diverse che vanno dal moderato timore fino alla convinzione assoluta di avere una malattia, solitamente grave e pericolosa per la sua salute, potenzialmente mortale.
In questo caso le preoccupazioni ossessive sulla presenza di una grave problematica di salute non vengono influenzate neppure da evidenze concrete come visite mediche rassicuranti o esami diagnostici negativi.

Il paziente vive in uno stato d’ipervigilanza per ogni segnale che viene dal corpo, ogni sensazione corporea è prontamente rilevata e interpretata alla luce della sua paura, diventando immediatamente il chiaro sintomo di qualcosa che non va.

Tutto ciò ovviamente diventa ancor più rilevante qualora effettivamente il paziente abbia qualche sintomo reale, magari dovuto ad una condizione medica banale e risolvibile, come un raffreddore, un’influenza, un leggero mal di testa o di stomaco.
Qualsiasi organo o funzione del corpo possono essere messe in dubbio e spesso il pensiero si sposta dall’una all’altra.

Quali sono i sintomi dell’Ipocondria?

Tipici esempi sono un’eccessiva attenzione alle funzioni intestinali, al battito cardiaco, alle continue sensazioni propriocettive del nostro corpo. Un altro caratteristico dubbio dei pazienti affetti da ipocondria è il timore di avere contratto una malattia infettiva o di avere una neoplasia.
Gli ipocondriaci mettono in atto le loro paure con comportamenti di controllo ripetitivo e rituale del proprio corpo oppure si sottopongono a frequenti visite mediche o esami di approfondimento, mai soddisfatti e tranquillizzati da risultati negativi.
Nei casi più evidenti il paziente arriva a non fidarsi della competenza o della cura del medico e tenderà a rivolgersi a diversi professionisti pur di scongiurare la sua paura.

È però anche possibile che la fobia delle malattie si manifesti in modo del tutto differente e quindi con il rifiuto e la negazione di dare valore a sintomi e segni che dovrebbero invece essere indagati e con un evitamento fobico di medici o procedure diagnostiche, anche semplici e non invasive.
Un’altra caratteristica delle personalità ipocondriache è descrivere i loro sintomi in modo molto dettagliato, fornendo spesso particolari poco significativi o riproponendo il disturbo lamentato più volte e in modi differenti, solitamente senza nessuna consapevolezza delle modalità ansiose e ridondanti con cui la storia clinica viene proposta al medico.

Per il medico psichiatra proprio questo stile comunicativo è molto utile per porre la diagnosi e in generale l’ipocondria è una condizione di facile identificazione diagnostica.
Nella maggioranza dei casi i sintomi non sono di entità tale da compromettere le relazioni sociali, prevalentemente il disagio del paziente ha ripercussioni sui famigliari più stretti con i quali possono crearsi tensioni nel momento in cui il paziente si sente poco ascoltato e sottovalutato nella sua preoccupazione.

La terapia di questo disturbo deve prevedere indubbiamente un percorso di psicoterapia in cui lo scopo è di aiutare il paziente, non tanto a non temere fatti peraltro non prevedibili né evitabili in assoluto, quanto condurlo a sviluppare modalità di pensiero e comportamenti più adeguati, realistici ed efficaci, e a gestire con una emotività più controllata e congrua gli eventuali problemi di salute che si troverà ad affrontare.

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Pischiatra Milano Cristina Selvi